L’Italia come Hub logistico d’Europa nel processo di internazionalizzazione

Il trend di crescita del settore logistico per i prossimi 5 – 10 anni vede l’Italia come il prossimo hub logistico d’Europa e del mondo, che impatterà positivamente sull’attività economica dei Paesi in gioco.
Il network logistico globalizzato e competitivo, garantirà ai Paesi che ne faranno parte, una crescita maggiore, nella misura dell’1% del PIL e del 2% del commercio.
Anche per l’LPI (Logistics Performance Index) della World Bank, l’Italia assume una buona posizione per ciò che concerne il suo know how e le sue competenze. Ne è testimonianza, la propensione all’innovazione delle aziende italiane operanti nel settore logistico, con scelte che vanno a digitalizzare l’intero processo della Supply Chain.
Infatti, il progresso logistico non è fatto solo di infrastrutture, ma anche di comunicazioni e reti digitali, che rompano i vecchi schemi individualisti e concorrenziali che hanno sempre caratterizzato gli hub logistici precedenti, a favore di una concezione che interpreti le infrastrutture come reti connesse. Quindi ad avere valore non sono più solo le vie fisiche, ma la vasta rete di relazioni. In questa ottica, l’Italia si dimostra capace e concorrenziale.
A sostegno del modello italocentrico ci sono già grandi nomi di fama mondiale che si sono stabiliti nell’ultimo periodo sul territorio italiano. È il caso di Tesla Inc, che grazie al supporto di Ambrosiano Group, con la messa a disposizione di una specifica area del proprio polo logistico di Tribiano, sta consolidando la sua presenza in Italia.
Che ruolo hanno i diversi hub logistici nel processo di internazionalizzazione?
L’Italia ha sicuramente una posizione geografica promettente e una vastità di risorse che la rendono una posizione ambita nel processo di internazionalizzazione. Consente, infatti, una gestione capillare della distribuzione, anche a livello mondiale. Esistono differenti assetti per unire locale e globale:
- Si definisce Local Optimized il caso in cui i magazzini sono distribuiti sul territorio locale europeo e da essi partono le consegne ai clienti. I fornitori a loro volta consegnano a livello locale la merce nei magazzini. Il tutto avviene con un servizio h24.
- Quando vi è un solo centro distributivo in tutta Europa, si parla di Central Optimized. Qui arrivano e partono le consegne con lassi di tempo pari a 24, 48, 72 ore.
- Il Regional Optimized, è un modello per macro regioni europee, che ha le stesse caratteristiche di quello centrale, ma su aree più piccole che interagiscono tra loro. In questo caso i servizi di consegna hanno una regolarità di 24, 48 ore.
- La via di mezzo tra il modello centrale e quello regionale si definisce Hub & Spoke. In questo caso si ha un hub centrale e tanti snodi più piccoli a supporto. Le consegne ai clienti partono dai centri più piccoli, mentre quelle dei fornitori possono avvenire sfruttando entrambe le tipologie di poli. Le consegne avvengono con archi di tempo di 24, 48 ore.