La Gronda di Genova, il nuovo tratto autostradale che raddoppierà il flusso: si farà?


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La Gronda di Genova è un nuovo tratto autostradale a due corsie per senso di marcia che rappresenta il raddoppio dell’esistente A10 nel tratto di attraversamento del comune di Genova (dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima).

Il nuovo sistema autostradale di Genova (Seconda autostrada) si compone di quattro strade che si fondono insieme: la A7 Genova-Serravalle, la A10 Genova-Ventimiglia, la A12 Genova-Roma, e la A26 Genova-Domodossola.
Il progetto, denominato “Gronda di Ponente”, prevede la costruzione di una nuova carreggiata, l’ampliamento della autostrada A10 esistente nella sezione che attraversa il Comune di Genova, nonché il rafforzamento della A7 e A12.

I principali temi legati al progetto sono i seguenti:

  • oltre 70 km di strada, di cui 53 km sono di galleria, venticinque gallerie, di cui dodici in autostrada e tredici in prossimità degli svincoli, ventun ponti e viadotti, di cui undici nuovi e dieci riadattati;
  • valutazione di diverse opzioni di tracciati autostradali e di piani di traffico;
  • progettazione del modello di traffico multimodale;
  • valutazione di impatto sociale e ambientale;
  • piano di reinsediamento in una differente area urbana.

La nuova infrastruttura si svilupperà quasi per intero in sotterraneo, poiché il territorio attraversato è piuttosto complesso e scosceso.

Oggi le autostrade dell'area genovese svolgono anche la funzione di tangenziale veicolando il traffico urbano e scambi di traffico con volumi molto elevati.

In diversi punti della rete si registrano elevatissimi volumi di traffico, con picchi superiori ai 60.000 transiti giornalieri, con un’alta percentuale di veicoli commerciali.

È diventato, quindi, di fondamentale importanza creare una divisione del traffico cittadino da quello di attraversamento e dai flussi connessi con il porto.

L’obiettivo del Progetto della Gronda di Genova è di alleggerire il tratto di A10 maggiormente interconnesso con la città di Genova – cioè quello dal casello di Genova Ovest (Porto di Genova) sino all'abitato di Voltri – trasferendo il traffico passante sulla nuova infrastruttura, che si aggiungerà a quella già esistente, costituendone di fatto un potenziamento.

Il progetto preliminare, con l’intento di trovare una soluzione che meglio rispondesse alle esigenze del territorio ligure, è stato sottoposto a Dibattito Pubblico; si è trattato del primo caso in Italia su una grande opera infrastrutturale, nel periodo compreso tra dicembre 2008 e aprile 2009.

Sulla base della soluzione presentata a seguito del dibattito pubblico nel maggio 2009 è stato sviluppato il Progetto Definitivo e nel 2011 è stato avviato l'iter approvativo di Valutazione di Impatto Ambientale.

Sono svariati gli avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni, e la Gronda all’oggi ancora non è stata realizzata.

Da recenti aggiornamenti riportati dal Sole 24 Ore, Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, dichiara: «La Gronda si farà e grazie al lavoro istruttorio del ministero dei Trasporti sarà realizzata nei termini in cui è davvero utile a Genova e a tutti i cittadini italiani». Lo dice in una nota, all’indomani della pubblicazione dell’analisi costi- benefici.

Riassumendo questo importante progetto tra i suoi benefici porterà:

  • 3,5 milioni di ore risparmiate all’anno dagli utenti del sistema di viabilità autostradale e locale dell’area genovese;
  • suddivisione del traffico cittadino da quello pesante e di attraversamento;
  • alleggerire l’unico asse stradale ligure oggi costituito dalla A10
  • minori congestioni e rallentamenti sulla rete esistente
  • maggiori standard di sicurezza stradale
  • sostenere la crescita economica attraverso una migliore accessibilità per il tessuto economico genovese.

Per noi di Ambrosiano Group, che lavoriamo attivamente nella città di Genova, questo importante progetto avrà risvolti positivi in termini di tempistiche e di sviluppo.