Robot collaborativi: il settore logistico e l’automazione della Supply Chain


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La nuova frontiera della logistica è rappresentata dai robot collaborativi. Una scelta dettata dalla necessità di migliorare i processi, portandoli ad una totale automazione.

La recente evoluzione tecnologica ha aperto la strada ai cobot, i robot collaborativi, definiti un’innovazione dall’elevata prestazione, per la loro capacità di lavorare con maggiore flessibilità e precisone.

I cobot di ultima generazione sono forniti di un’avanzata tecnologia dei sensori, che, grazie alla loro capacità di adattarsi all’ambiente circostante, li rende più versatili nelle funzionalità e più adatti alla gestione delle situazioni in tempo reale in ogni settore.

I robot collaborativi si stanno dimostrando molto promettenti nelle dinamiche aziendali, facendo crescere in maniera esponenziale la produttività.

Quali sono gli applicativi dei robot collaborativi nella Supply Chain?

Nel settore logistico, cobot e robot dimostrano un’ottima resa in molteplici applicazioni, dal conveyor tracking, al packaging finale, passando per le apparecchiature per il packing.

Nell’imballaggio la robotica promette risultati importanti. Infatti, i robot riescono a scansionare e impacchettare la merce sul nastro trasportatore con una velocità cinque volte maggiore di quella umana. Il loro ritmo lavorativo è di 600 – 700 mila unità preparate in un’ora. Sono in grado diguidare velocemente ilavoratori nel recupero degli articoli sugli scaffali e rendono più efficiente il lavoro di vigilanza del reparto sicurezza.

Anche per ciò che riguarda il carico e scarico di veicoli e container, si mostrano risolutivi: gestiscono i beni che, nei rimorchi dei TIR o nei container, non sempre sono raccolti in pallet.

Quali sono i risvolti della rivoluzione robotica?

Per le aziende che hanno integrato questa nuova tecnologia, si stima una maggiore domanda del servizio offerto da parte dei clienti, a fronte della maggiore qualità proposta.

La particolarità dell’attuale rivoluzione tecnologica, rispetto a quella a cui abbiamo assistito qualche anno fa, è la velocità con cui consente di rientrare delle spese sostenute nell’adeguamento, per questo motivo risulta di facile accesso per chi opera nella filiera distributiva.

È importante sottolineare come la robotica non andrà a ridurre i posti di lavoro. Anzi, consentirà una maggiore qualificazione degli operatori, che sono riportati al centro del processo produttivo, lasciando alle macchine le operazioni logistiche routinarie.