IL RINNOVO DEL CCNL E L’AUMENTO DEL COSTO DEL LAVORO


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Flessibilità è la parola chiave del futuro del settore della logistica: l’avvento dell’industria 4.0 non ha risparmiato nemmeno questo settore, che ha colto l’occasione di rinnovarsi per restare al passo con i tempi. Questo adeguamento sta avvenendo con successo poiché, da sempre, gli operatori della logistica sono abituati a confrontarsi con un ambiente molto diversificato: le criticità che riscontrano sul loro percorso vengono lette ed interpretate attentamente, così da trasformarle in opportunità per crescere in modo innovativo.

In questo scenario di innovazione e cambiamento, il fatturato del settore – in particolare della contract logistics – è in notevole aumento rispetto al 2017. Tuttavia, nonostante questa positiva novità, sono altrettanto in aumento i costi dei fattori produttivi della logistica, costo del lavoro compreso.
L’argomento è stato ampiamente trattato dall’Osservatorio Gino Marchet, dove il presidente di Assologistica Andrea Gentile ha parlato del futuro del lavoro logistico e del rinnovo del CCNL: tre sono le parole chiave su cui ha basato il suo discorso, dinamismo, creatività e vivacità. Questa è la spinta con cui gli imprenditori affronteranno le novità del prossimo anno.
“E la logistica cosa fa di fronte a un mondo produttivo incamminato verso l’automazione e l’interconnessione massicce? Ovviamente, si adegua e lo fa innovando e rinnovandosi” – chiarisce Gentile. Questa affermazione fa riflettere sulla direzione del lavoro nel settore logistico.

Come tutti sappiamo, è stato introdotto il rinnovo del CCNL, pieno di interessanti novità: dal momento che il mondo in real-time, totalmente online, in cui viviamo, necessita di un’alta flessibilità organizzativa e gestionale, la logistica si è adattata anche nella pianificazione del lavoro umano. Per questo, il CCNL ha istituito elementi di flessibilità d’orario e dell’organizzazione del lavoro: la distribuzione del lavoro tradizionale (5 giorni, 8 ore al giorno) è diventata troppo penalizzante per l’organizzazione aziendale, poiché la necessità di essere interconnessi è sempre più sentita. Inoltre, per incontrare questo bisogno delle aziende, è stato abolito il divieto di lavoro a chiamata rendendo sempre più flessibile e orientato alla soddisfazione del cliente l’environment aziendale.
D’altra parte, il rinnovo del CCNL ha portato ad un aumento del costo del lavoro: in totale, da febbraio 2018 fino a ottobre 2019, le maggiorazioni andranno da un minimo di 81€ circa fino a un massimo di 138€ circa per dipendente. Questo aumento porta con sé gravi problemi e disguidi all’interno del settore logistico: molte aziende non sono pronte per passare all’automazione o all’industria 4.0, prima è necessario effettuare una attività di pulizia dei processi interni per poter implementare al meglio le nuove tecnologie.

La grande domanda che si pone Ambrosiano Group è come contenere l’inevitabile impatto di questi aumenti sull’operato dei nostri clienti. A fronte di questi innalzamenti di costi, di conseguenza anche i clienti devono incrementare i costi logistici: “Ci stiamo impegnando per superare le effettive difficoltà derivanti dall’aumento del costo del lavoro, cercando soluzioni e strategie ad hoc per affrontare il prossimo anno insieme ai nostri clienti” – afferma l’AD di Ambrosiano Group, Giulia Barani.
Infatti, preoccupati da questa situazione, Ambrosiano Group sta lavorando duramente per contenere questi costi senza rinunciare alla personalizzazione dei servizi: per alcuni clienti stiamo procedendo nella direzione della meccanizzazione dei processi, con altri invece stiamo svolgendo una analisi dei processi per ridurre i tempi e i costi ma non la qualità. In questo modo, vogliamo che le aziende con cui lavoriamo non oltrepassino i costi al fine di non perdere competitività e, di conseguenza, quote di mercato. L’obiettivo principale è quello di aiutare il cliente nella razionalizzazione dei processi, per cercare di ridurre i tempi per recuperare costi e al tempo stesso aumentare la produttività mantenendo elevati gli standard qualitativi.